lunedì 29 ottobre 2007

Janet FRAME: "Scrivere un'autobiografia può significare non solo guardare indietro, ma anche al di là o attraverso"

"Resta dove sei, non ti muovere
Se all’improvviso l’angelo si siede alla tua tavola
Cancella piano le poche grinze
Della tovaglia sotto il tuo pane"
(Rainer Maria Rilke)

Un angelo alla mia tavola (Einaudi, 1996): "L'autobiografia di Janet Frame (1924 - 2004), la più importante scrittrice neozelandese. Donna dall'acuta sensibilità, adolescente timida, solitaria e insicura, a vent’anni, dopo la morte della sorella Isabel, viene ricoverata in un ospedale con una diagnosi di malattia mentale.
La sua vita è segnata dagli anni trascorsi in manicomio per la diagnosi di schizofrenia (rivelatasi, in seguito, sbagliata), per la quale viene sottoposta a duecento elettroshock. Si salva dalla lobotomia solo perché il suo primo libro di racconti, La laguna vince un importante premio letterario. 'I miei anni tra i venti e i trenta, — dichiara in un’intervista — sono scappati via senza lasciare tracce, come se io non esistessi'."
Un angelo alla mia tavola (An Angel at my Table) il film di Jane Campion (1990)
Pubblicato il romanzo di Janet Frame La leggenda del fiore della memoria (Robin, 2007): "Romanzo inedito in Italia, parla di memoria, conoscenza di se stessi e degli altri, del concetto di distanza e di punto di vista, del volto elusivo della scrittura. Mattina Brecon, ricca newyorchese, si trasferisce per due mesi in Nuova Zelanda, nella cittadina di Puamahara, attratta dalla leggenda del Fiore della Memoria che si dice cresca in quel luogo. Qui incontra una galleria di personaggi affascinanti, metafore di un mondo alienato, dove tutti si definiscono stranieri e sono estranei a se stessi, alla propria famiglia, ai propri ricordi, alla propria terra."

"L'ombra del falco"
(da LaStampa)
Janet Frame Literary Trust
"Janet Frame" (da BooksCouncilNZ)
Obituary (da GuardianUnlimitedBooks)
Janet Frame

Nessun commento: