Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
sabato 4 ottobre 2008
Il tramezzino del dinosauro di Marco Belpoliti
"Non secondaria utilità degli oggetti che ci intasano la vita: provare a spiegarcela. Almeno secondo fili, segni, svelamenti rintracciati intorno a cento di loro, d'uso comune. Per esempio, e a caso: il cacciavite, la chiave, le cuffie, gli occhiali, il post-it, le scarpe, la scrivania, il taxi, i tatuaggi. Oppure lo spazzolino da denti, inventore ignoto, comparso nel Quattrocento, considerato dalle classifiche del Mit, il Massachussets Institute of Technology, il primo tra gli oggetti indispensabili, più del cellulare, più del computer, che presidia l'igien eorale, ma anche il 'sorriso in denti bianchi'. Cioè a dire, simpatia, fiducia, sicurezza, successo, secondo la narrativa pubblicitaria che lo riguarda e il linguaggio del corpo. Marco Belpoliti insegna Sociologia della letteratura. lavora sui dettagli del reale. Estrae racconti dal colpo d'occhio. Li usa come asole in cui infilare il significato delle cose. Come un bottone. Il quale bottone conduce a Italo Calvino che interrogato sulle cose essenziali per il prossimo millennio aveva detto: prima cosa saper attaccare un bottone. Scrive: 'E' un esercizio d'osservazione, registrazione e commento' dentro a una realtà che 'tende a espellere il pensiero, l'osservazione, la valutazione'. Belpoliti cita cose e libri sulle cose. Ne annovera di sorprendenti: Le leggende metropolitane di Jan Harold Brunward; Babbo Natale giustiziato di Claude Levi Strauss; Smell. Vizi e virtù del mondo degli odori di Vittorio Marchis; La formazione del terriccio vegetale per azione dei lombrichi di Charles Darwin. Eccetera. Capace di esercitarsi - oltre che sul Tramezzino, versione autarchica dell'invenzione del cuoco di John Montague, conte di Sandwich, e sui Dinosauri che inducono ai piaceri della paura - anche su un paio di guanti che 'si usano per toccare, ma soprattutto per non toccare'. Divagazioni. Come fa il viandante, quando si è perso, cerca una strada e (in fondo) anche un significato." (da Pino Corrias, Un colpo d'occhio sui nostri oggetti, "Almanacco dei libri", "La Repubblica", 04/10/'08)
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