lunedì 6 ottobre 2008

Campania infelix


"Non solo le feroci rese dei conti, i raid recenti dove si spara nel mucchio come è accaduto recentemente a Castelvolturno ma, anche, lo stupro dei propri paesi, trasformati dai camorristi in discariche di rifiuti tossici pur di razziare sempre più soldi. Tanti soldi perché, come spiegava un boss ai suoi uomini, cento tir di rifiuti velenosi calati dal Nord equivalgono a un camion zeppo di banconote per la rete criminale che gestisce l'affare. Il risultato della mano della camorra sul business dei rifiuti è nei dati che il giornalista di Report Bernardo Iovene riporta nel suo libro Campania Infelix (Bur), realizzato con la collaborazione di Nunzia Lombardi (della stessa - che a ragione si definisce 'inviata nel triangolo della morte', dunque nel cuore della 'pattumiera d'Italia' che ha un impressionante tasso di malattie tumorali in seguito alle discariche illegali - si veda il suo coraggioso blog. Davanti a questa situazione padre Alex Zanotelli, dodici anni spesi nelle baraccopoli africane prima di approdare in uno dei tasselli più disastrati della Campania stritolata dalla morsa a tenaglia della criminalità camorristica e del degrado ambientale, ha parlato di 'somalizzazione' in atto all'ombra del Vesuvio. Infatti tra Napoli e Caserta, proprio come è accaduto nell'ex colonia italiana, si starebbe registrando la rotta di ogni forma di legalità davanti alla inarrestabile avanzata dei clan camorristici. E dopo le lotte senza quartiere tra le diverse componenti napoletane della camorra ora è il momento delle famiglie malavitose che arrivano dalla provincia. Da qui spunta ad esempio il clan dei Casalesi che in vent'anni, e con oltre seicento ammazzati, ha messo le mani su una vasta fetta di provincia di Caserta. E da lì - come hanno raccontato al mondo intero il coraggioso bestseller Gomorra di Saviano e il film che ne ha tratto Matteo Garrone - i camorristi di Casal Principe e di altre località della costa domiziana partono alla conquista non solo di buona parte della Campania ma si infiltrano, anche, in settori cruciali dell'economia Paese. La loro ascesa è ricostruita con esatta e scrupolosa asciuttezza da Gigi Di Fiore ne L'Impero. Traffici, storie e segreti dell'occulta e potente mafia dei Casalesi (Rizzoli). Un libro che dovrebbe coinvolgerci tutti, affresco documentato e raggelante di una pandemia criminale e di un'apocalisse sociale che si stanno divorando un pezzo d'Italia." (da Giorgio Boatti, L'Apocalisse sotto il Vesuvio, "TuttoLibri", "La Stampa", 04/10/'08)

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