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Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini di Giorgio Boatti (Einaudi, 2001): l'8 ottobre 1931 Mussolini impone ai professori universitari il giuramento di fedeltà al regime fascista. Dodici ordinari su 1250 rifiutano di piegarsi al duce, perdendo nello stesso tempo la cattedra e la libertà. Ernesto Buonaiuti (professore di Cristianesimo all'università di Roma), Mario Carrara (Medicina legale, Torino), Gaetano De Sanctis (Storia antica, Roma), Giorgio Errera (Chimica a Pavia), Giorgio Levi Della Vida (orientalista), Fabio Luzzatto, Piero Martinetti (filosofo), Bartolo Nigrisoli (clinico), Francesco Ruffini (Diritto ecclesiastico), Edoardo Ruffini, Lionello Venturi (Storia dell'arte, Torino), Vito Volterra (matematico, Roma) - questi i nomi di coloro che compiono un gesto essenziale in nome di quegli ideali di 'libertà, dignità e coerenza interiore' nei quali erano cresciuti. Dodici uomini, differenti per origini, carattere, modi di pensare, attitudini sociali e radicamento alla vita, che in quell'autunno salgono in cattedra per insegnare che dire di no è una scelta di veridicità dovuta prima di tutto a se stessi. Un libro che mostra in filigrana il percorso dell'intellighenzia italiana e l'atmosfera culturale di quell'epoca. "Qui - con pazienza, rigore e affetto - si è tentato di ripercorrere il tragitto di dodici isolati viaggiatori che possono insegnarci l'arte di attraversare la ventosa terra del 'no'. Timoroso orizzonte, spesso mai varcato, del nostro vivere quotidiano".
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