
Questo piccolo libro è invece estratto da un romanzo pubblicato nel 1902, The Little White Bird, ed è la storia, sviluppata in tre capitoli, che il Capitano W. (un alter ego di Barrie) racconta al suo piccolo amico David durante le loro passeggiate nei giardini di Kensington. Una storia incantevole, e scritta con incantevole finezza, di bambini che fuggono verso i giardini, di fate, di notti magiche nella neve, che in qualche misura ribalta lo stereotipo di Peter Pan: non il bambino che si rifiuta di crescere, ma il lattante (scappa da casa quando ha solo una settimana) che cresce troppo presto per fame di avventura - e che, sì, preso dalla nostalgia cerca una volta di tornare a casa, ma prima non si decide a svegliare la mamma, poi pensa a come è bella la vita con le fate attorno al laghetto delle Serpentine, poi torna una seconda volta con l'intenzione di abbracciarla - e la mamma ha chiuso la finestra ed è abbracciata a un altro bambino. Un momento straziante: crescere è sempre una scelta dolorosa. E questo è un libro da leggere: per gli adulti come un piacere colpevole, o, a voce alta, ai bambini, davanti a un camino o a una tazza di tè, per far loro capire che vivere vuol dire obbligatoriamente scegliere, e che qualcosa si perde sempre, e qualcosa sempre si conquista. mamme e fate comprese." (da Irene Bignardi, Le notti incantate di Peter Pan, "Almanacco dei libri", "La Repubblica", 15/12/'07)
2 commenti:
una recensione che invoglia a leggere! sì!
OT i tuoi suggerimenti per il librizioanrio son stati accettati e inseriti! un saluto
http://www.bookswebtv.splinder.com
Piace molto anche a me la recensione di Irene Bignardi! E spero davvero che faccia venir voglia di leggere ...
Grazie!
Silvana
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