Biblioteca civica "MINO MILANI" bibliogarlasco@yahoo.it tel. 0382/801009 "Le paradis, à n'en pas douter, n'est qu'une immense bibliothèque" (Gaston Bachelard) SELEZIONE DI ARTICOLI SULL'UNIVERSO-LIBRO
domenica 13 gennaio 2008
David Grossman: "Una chiave di lettura fondamentale è la letteratura che osserva con minuzia, senza fretta, in profondità, la vita e gli eventi"
"La guerra che non si può vincere", dal 14 al 27 gennaio, Teatro Olmetto, Milano.
"In pochi hanno saputo raccontare la quotidianità della guerra tra palestinesi e israeliani, con la stessa passione e lucidità dello scrittore David Grossman, tra gli intellettuali israeliani più impegnati nella ricerca di un dialogo reale con il mondo arabo, anche dopo la perdita del figlio Uri, nel 2006 proprio sul campo di battaglia. Dalle pagine della sua raccolta La guerra che non si può vincere. Cronache dal conflitto tra israeliani e palestinesi (Death as a Way of Life) (Mondadori, 2005) il regista Eugenio de' Giorgi ha tratto la drammaturgia del suo nuovo spettacolo, "La guerra che non si può vincere" [...]. Prima parte del dittico "Testimonianze" che - con "Venezia 1516, affittasi monolocale zona ghetto" (dal 2 al 17 febbraio) - intreccia due diversi sguardi sul mondo ebraico, lo spettacolo ha come filo conduttore la storia di un ragazzo, un militare. Interpretato dallo stesso Eugenio de' Giorgi, il ragazzo racconta alla sorella minore le proprie speranze, i propri sogni, le proprie ambizioni, in sei differenti scene, sei ritratti di una città, Tel Aviv, di una famiglia, di due popoli che non riescono a dialogare. A ben guardare le speranze del ragazzo ruotano tutte attorno al desiderio di avere una vita 'normale', senza guerra, senza occupazioni, senza terrore. E' un punto di vista umano, personale, quello offerto dalla penna di David Grossman, convinto della necessità di andare al di là dei fatti di cronaca riportati dai giornali: 'Una chiave di lettura fondamentale è la letteratura - sostiene lo scrittore - che osserva con minuzia, senza fretta, in profondità, la vita e gli eventi. In Israele si vive come sull'orlo di un abisso, con un futuro sempre molto incerto, e raccontare e ricordare queste situazioni mi sembra necessario per poter affrontare la realtà". (da Giovanna Crisafulli, David Grossman racconta la guerra guardando la pace, "La Repubblica", 13/01/'08)
I libri di Grossman
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