"Abbiamo combattuto contro il nazismo e il fascismo, molti hanno dato la vita per la libertà, mai avrei pensato che un giorno nel nostro Paese si tornasse a parlare di epurazione, censura, regime, secessione e si mettesse in discussione la Carta dei Padri della Patria."
Era ieri (Rizzoli, 2005): "'Mio padre faceva l'operaio e ripeteva di non avere padroni, solo principali': così ricorda Enzo Biagi, che ha sempre detto di riconoscere un solo 'padrone', il lettore, e ha sempre rifiutato di scendere a compromessi con i potenti del momento. Rifiuto che dimostrò anche nel maggio 2002 quando, in conseguenza del cosiddetto 'editto bulgaro' del presidente del Consiglio Berlusconi, venne bruscamente chiusa la sua trasmissione televisiva, 'Il fatto', che andava in onda su RaiUno da otto edizioni con straordinario successo. Dopo tre anni, Biagi per la prima volta scrive tutto quello che è accaduto attorno e dentro di lui in quell'occasione. E proprio da lì sceglie di partire per raccontarci la sua vita: l'infanzia passata sui monti dell'Appennino emiliano, il sogno di diventare una firma del giornalismo, gli inizi professionali durante la guerra e la scelta di battersi per la giustizia e la libertà. E ancora, gli anni in cui diresse periodici e quotidiani, realizzò indimenticabili programmi televisivi, e cercò intervistando sia i grandi della terra sia la gente comune coinvolta suo malgrado in avvenimenti epocali di far venire alla luce una cosa soltanto: la verità. Anche a costo del posto di lavoro. Ai ricordi di una vita professionale ricca di successi come pure di amarezze, fino al giorno in cui gli fu impedito di fare televisione, si mescolano quelli più privati e intimi: le immagini dei genitori, la memoria commossa della moglie Lucia, l'amore per le tre figlie, i volti e le parole degli amici di sempre. Tutte queste storie che sembrano accadute 'soltanto ieri' si intrecciano in un libro denso di aneddoti e incontri con personaggi illustri (da Carlo Azeglio Ciampi a Giovanni Agnelli, da Pietro Nenni a Romani Prodi, da Oscar Luigi Scalfaro a Roberto Benigni, da Michail Gorbaciov ad Alberto Sordi, da Antonio Di Pietro a Silvio Berlusconi) tratti in buona parte da 'Il fatto' e pubblicati per la prima volta in volume. Era ieri ripercorre la nostra storia e ci aiuta a riflettere sul momento politico che stiamo vivendo attraverso le parole e le vicende di un uomo che ha fatto della dirittura morale il cuore del proprio lavoro. Come sta scritto sull'epitaffio di Immanuel Kant: 'Il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me'."
Lettera d'amore a una ragazza di una volta (Rizzoli, 2004)
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