"Anche l'autorità è innanzitutto un legame, ancor prima di essere un concetto come quello proposto dalla definizione di Hannah Arendt. Perciò è necessaria una storia di questo legame e della sua evoluzione. La nostra tesi è semplice: forse il legame di autorità è quello che ha spinto i primi ominidi verso l'umanizzazione. Per l'essere umano i legami sociali sono indispensabili quanto l'ossigeno che respira, e tra essi il vincolo di autorità rappresenta il legame principale; se i legami 'costituiscono autorità' su ciascuno di noi e se, nell'epoca attuale, noi rifiutiamo il principio di questi vincoli, non risulta allora messo in discussione il principio stesso dell'umanizzazione, e poi quello della socializzazione, che è un suo corollario? Nell'educazione dei figli, l'autorità è soltanto un ordine imposto dal più anziano? Nell'autorità non c'è anche un legame capace di costruire il bambino, di introdurlo in un rapporto umano?"
Il bambino sovrano. Un nuovo capo in famiglia? (L'Enfant, chef de la famille. L'autorité de l'infantile)di Daniel Marcelli (Raffaello Cortina, 2004): "I medici, i pediatri e in particolare gli psichiatri dell'infanzia e dell'adolescenza sono sempre più sollecitati da genitori che, stando alle loro parole, 'non ce la fanno più'. La relativa novità consiste nel fatto che queste richieste riguardano ragazzi sempre più giovani: non è più un caso eccezionale che dei genitori chiedano un consulto per bambini di due o tre anni: corrono dappertutto, si arrampicano sui mobili, hanno crisi di rabbia per qualsiasi cosa, quando si dice loro di no, ma persino, a volte, quando si dice loro di sì! Rifiutano di mangiare a tavola, pretendono questo o quell'alimento, fanno continuamente i capricci, decidono il programma televisivo e impongono la videocassetta che hanno già visto cento volte; quando escono, nei negozi è un crescendo di richieste imperiose e il minimo rifiuto provoca una collera clamorosa, che obbliga a battere in ritirata con un senso di colpa e vergogna [...]". Come riapproppriarsi dell'autorità perduta? E come articolarla con le esigenze attuali di democrazia e di sviluppo autonomo dell'individuo? Evitando i luoghi comuni, Daniel Marcelli riesce a proporre una nuova concezione dell'autorità, che non impone come modello il passato. Un libro ricco di tracce e di argomenti perché l'idea di autorità non sia più politicamente scorretta.
(INDICE: 1 Autorità, violenza e gioventù - 2 L'autorità del padre - 3 Le nuove traiettorie familiari - 4 Il bambino re - 5 L'autorità del legame sociale - 6 Dall'individualità all'individualismo - 7 L'autorità del bambino - Conclusione)
"Les conduites à risque des jeunes adultes"
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