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Diario 1938 (Einaudi, 2005): straordinario reperto di una sotterranea frequentazione del genere diaristico, il testo inedito della Morante ne costituisce l'espressione più ampia e significativa. Nel ristretto spazio di tempo (dal 19 gennaio al 30 luglio 1938) in cui viene redatto, si registrano gli alti e bassi della relazione tormentata e lacerante con Moravia, la cui discontinuità sembra trovare il suo placato compimento in un probabile preannuncio di 'lieto fine'. Come scrive Cesare Garboli "Un diario del e dal profondo. Un libro di sogni, senza più distinzione tra veglia e sonno, tra intelligenza della realtà e intelligenza del desiderio ... Pagine misteriose, scritte come in trance, sorta di notturna e inconscia 'vita nuova'."
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