venerdì 26 agosto 2011

Travel Bookshop


"Chissà quanti uomini hanno sognato di cambiare mestiere, dopo aver visto Julia Roberts, diva di Hollywood nella realtà e sullo schermo, perdere la testa per un occhialuto, impacciato libraio, di cui si innamorava tra montagne di libri. Accadeva in un film, d'accordo, e il libraio era Hugh Grant, introverso quanto si vuole ma considerato irresistibile dalle donne. Però il luogo dell'improbabile love-story cinematografica esiste davvero: si chiama Travel Bookshop, ed è una piccola libreria indipendente, specializzata in libri di viaggio come suggerisce il nome, a Notting Hill, il quartiere londinese famoso per il suo carnevale etnico, per il mercatino delle pulci di Portobello road, per i ristorantini, i caffè, le botteghe alternative, e pure per la libreria in questione, che attira legioni di turisti da quando nel 1999 uscì il film (Notting Hill appunto, diretto da Richard Curtis, il maestro della commedia sentimentale inglese).
Solo che adesso la libreria rischia di chiudere. Tra due settimane, se non si trova un acquirente, l'attuale proprietaria, Saara Marchadour, metterà fine a un' esperienza durata più di trent'anni. La situazione di crisi non è sorprendente: stretta fra la crescita degli e-book e la concorrenza delle grandi catene di librerie (peraltro anch'esse in cattive acque), la Travel Bookshop non riesce più nemmeno a coprire le spese. Notting Hill, un tempo quartiere tosto di anglo-caraibici, è diventato un posticino di gran moda, gli affitti sono saliti alle stelle, e non basta svendere libri a metà del prezzo di copertina, come stanno facendo da un mese la libraia e i suoi affezionati commessi, per tirare avanti.
La sorpresa è stata la reazione popolare: lettori, turisti, gente del quartiere e ora perfino poeti, scrittori, attori e registi, si stanno coalizzando per salvare la libreria della romantica storia d'amore fra Julia e Hugh, fra la diva e il libraio. Olivia Cole, poetessa e giornalista locale, ha lanciato una campagna e una sottoscrizione, con una trovata orginale: "Mi offro di lavorare gratuitamente un giorno alla settimana al Travel Bookshop", racconta, "e invito altri scrittori a fare altrettanto. Forse l'idea che i clienti possano essere serviti dagli autori in carne ed ossa contribuirà ad attirare un investitore disposto a comprare la libreria e a mantenere in piedi questa piccola isola di carta". L'iniziativa ha riscosso più consensi di quanto la poetessa avrebbe immaginato. Scrittori e giornalisti si sono detti pronti a lavorare gratuitamente part-time al Travel Bookshop. L'attore Alec Baldwin, che nel film Notting Hill interpretava il fidanzato di Julia Roberts (poi abbandonato per il libraio Grant), ha unito la sua voce alla protesta, scrivendo su Twitter: "Salvate il Travel BookShop". E anche Curtis, il regista, ha offerto sostegno morale, affermando di essere venuto spesso a visitare la libreria, dopo averci girato la sua pellicola (che ha incassato 250 milioni di euro ed è stata un successo in mezzo mondo). In realtà, il film non è stato girato proprio nelle stesse stanze: per esigenze cinematografiche, avendo bisogno di un set sempre uguale per giorni e settimane, la produzione di Notting Hill aveva ricreato il Travel BookShop nel medesimo quartiere, a poca distanza dall'originale, che era comunque servito da modello, oltre che da ispirazione per l'intera vicenda. «Quando i turisti me lo chiedono, delle volte preferisco nascondergli la verità e lasciar credere che il film fu girato qui dentro», ammette la proprietaria, «altrimenti restano delusi. Del resto la sostanza non cambia».
La libreria, all'angolo di una stradina piena di ristoranti e pizzerie italiane (tutti ottimi), in effetti è diventata un'attrazione: c'è quasi più gente che la fotografa da fuori di quanta ce ne sia dentro a comprare libri. La fama del film, insomma, non basta. Forse per salvare il Travel BookShop, più che qualche scrittore più o meno noto nei panni del libraio, servirebbe avere tra i banchi di libri, una volta ogni tanto, Julia Roberts e Hugh Grant. I quali, con tutti i soldi che hanno, potrebbero comprarsela loro, se volessero, e dimostrare che una lovestory non solo può nascere in libreria, ma può perfino salvarne una dal fallimento. " (da Enrico Franceschini, Notting Hill: un amore di libreria ma rischia di chiudere, "La Repubblica", 25/08/'11)

The Travel Bookshop: Notting Hill store that inspired Hollywood film to close (da The Telegraph)

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