venerdì 26 agosto 2011

Non solo ebook per i nativi digitali. La magia intatta del Pinocchio di carta


"Nell'era dell'ebook a volte sono gli incontri occasionali con i grandi capolavori che possono far apprezzare il libro di carta. Anche ai nativi digitali. Così, entrare in una libreria durante le vacanze può trasformarsi in un' esperienza inaspettata e rivelatrice. È quello che ha raccontato sul Wall Street Journal il giornalista radiofonico Scott Simon, entrato con la moglie e due figlie di otto e quattro anni in un negozio di volumi usati a Santa Rosa, in California. Niente giochi, niente video, niente caffè nè intrattenimento di altro genere, accessori ormai abituali in tutti i bookstore di nuova generazione. Simon pensava di riuscire a fare soltanto una rapida ricognizione prima di essere trascinato via dalla prole annoiata e spaventata da quelle pile incombenti di libri ingialliti e sfogliati da altre mani. E invece, sorpresa: le bambine aprono con cura i volumi come se aprissero scrigni di segreti, oggetti mai visti prima (anche se in casa non mancano), sfogliano le pagine con una sorta di stupore e chiedono ai genitori se conoscono quelle storie. Se ne vanno con vari libri, tra cui un Pinocchio del 1978, illustrato da Fritz Kredel e, a casa, se lo gustano capitolo dopo capitolo, un giorno via l'altro finché non arrivano alla fine. Le dozzine di titoli scaricati con un clic sull'iPad prima di partire per le vacanze, con tutto l'apparato ludico che portano con sé, diventano improvvisamente meno appetibili. Certo, ci sono app straordinarie, sopratutto nel campo dei libri per bambini, che non possono non conquistare i piccoli lettori (una, proprio relativa a Pinocchio, l'ha fatta uno studio milanese, Elastico, ed è stata tra le più scaricate dei mesi scorsi), ma per uno strano fenomeno, soprattutto per generazioni nate con i lettori digitali a portata di mano, diventano più interattive quelle vecchie illustrazioni, quella storia, lunga e densa, raccontata dalla voce dei genitori, quei volumi sugli scaffali che sembrano parlare tra loro in una polifonia che non tiene conto dei generi. Insomma, c'è da scommettere che il libro di carta non scomparirà, anzi forse sarà proprio l'ebook a farcelo apprezzare di più." (da Cristina Taglietti, Non solo ebook per i nativi digitali. La magia intatta del Pinocchio di carta, "Corriere della Sera", 25/08/'11)

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