venerdì 5 novembre 2010

Geronimo Stilton, dieci anni di record


"La misura di quanto Geronimo Stilton, il topo-giornalista più famoso del nostro paese (e non solo), sia il personaggio che più a lungo si insedierà nella memoria collettiva degli italiani del futuro, è data ... dalle Poste Italiane. Lo scorso maggio, quando hanno deciso di dedicare due francobolli a grandi personaggi letterari, accanto a Pinocchio hanno scelto proprio lui, il direttore dell'«Eco del Roditore». Sarebbe facile dire che Geronimo Stilton è stata la risposta italiana a Harry Potter. Ma Stilton è molto di più e, allo stesso tempo, qualcosa di ben diverso dal celebre maghetto con gli occhiali tondi della Rowling.
Stilton festeggia i suoi primi dieci anni. E per tutto il 2010 la casa editrice Piemme, che lo pubblica, lo ha celebrato con libri (appena uscito è Caccia al libro d'oro, che racconta in modo divertente dieci anni di successi), iniziative editoriali, presentazioni, book trailer. E, ovviamente, successi economici e record editoriali: macinati uno dopo l'altro, con imbarazzante facilità.
Il merito dell'invenzione va a Elisabetta Dami, figlia d'arte (sua papà, Pietro, era editore per ragazzi) che ancora oggi sovrintende alla produzione e alla qualità di tutti i prodotti Stilton, oltre a scrivere parecchie delle storie del topo. Già: perché Stilton è una vera e propria «fabbrica». «A differenza di Potter – spiega Laura Donnini, ad di Piemme – Stilton esce con circa 40 titoli l'anno. Alle sue avventure lavorano a tempo pieno dieci persone, e poi ci sono collaboratori esterni, come illustratori, sceneggiatori. Senza contare che ha generato alcuni spin-off, come le avventure per ragazzine firmate da Tea Stilton». I risultati sono eccellenti. «Stilton ha tassi di crescita incredibili, anche nel 2010 segnerà un +10% di fatturato». Sarà pure arido ridurre un prodotto di fantasia a delle cifre da contabili, ma i numeri sono tali che vanno elencati con occhi da sgranare via via che li leggerete. I libri del topo sono tradotti in 35 lingue, venduti in 150 paesi del mondo, in Italia sono 20 i milioni di copie vendute, nel mondo se ne aggiungono altri 25 milioni. Nessun prodotto editoriale italiano può vantare simili cifre. La Piemme è prima per quote di mercato tra i ragazzi (pubblica anche la serie del Battello a vapore), con circa il 20% (Mondadori ha il 13%). Il topo vale quasi un terzo del fatturato di Piemme.
La diversità di Stilton è sempre stata nella sua capacità di innovazione. Già nel 2000 il progetto Stilton vinse la prima edizione del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione di Assolombarda, nel 2001 Geronimo è premio Andersen, nel 2002 il Primo Manuale di Internet vince a Bologna il prestigioso Children's e-book award, come miglior e-book per ragazzi del mondo. «La caratteristica vincente di Stilton – spiega Donnini – è che è nato, fin dall'inizio, come un "mondo", non solo come un libro. Perché è percepito come vivo dai bambini, perché è autore dei suoi libri, perché l'innovazione editoriale è costante. Le letterine, i grafismi, le "puzze" sono elementi ricchi di esperienze sensoriali diverse per i bambini. In più Geronimo Stilton è diventato un brand». L'altro aspetto è stata la serializzazione, elemento che Elisabetta Dami aveva capito da subito si sarebbe dimostrato vincente. «Le indagini ci dicono che dopo Harry Potter, Stilton è il personaggio più ricordato dai bambini italiani». Dopo l'Italia, Stilton – già il suo nome è internazionale – dilaga in Spagna, va benissimo in Cina e negli Stati Uniti, dove si contrappone all'eroe nazionale, Mickey Mouse. «Viene interamente pensato, disegnato e realizzato in Italia. In questo senso è un eccellente prodotto del made in Italy. La traduzione è fedele. Solo alcune sfumature sulle battute sono modificate, perché l'umorismo può variare da nazione a nazione». Sì, perché Stilton fa ridere, diverte, piace. Riconcilia con la lettura e i libri. A tutte le latitudini. Da Topazia, sua patria nativa, in giù. Non poco per un topo. E tantissimo per un giornalista." (da Stefano Salis, Geronimo Stilton, dieci anni di record, "Il Sole 24 Ore", 05/11/'10)

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