martedì 16 febbraio 2010

Non soltanto bestseller: una libreria per lo Slow Book


"Non tutti i buoni libri entrano nel paradiso dei più venduti. La maggior parte, se non spinta dal passaparola, sparisce nel nulla. Ma ora c'è Slow Book Farm che on line mette in vendita i titoli 'da salvare'. Infatti, per ovviare alla strage dei meritevoli, nell'aprile 2009 Alberto Casadei, Andrea Cortellessa e Guido Mazzoni, inventavano classifiche di qualità. Ovvero una sorta di Gambero rosso della letteratura in collaborazione con la rassegna PordenoneLegge, un elenco di titoli votati da una speciale giuria, aggiornato ogni due mesi. Un anno dopo, il numero dei giurati - scrittori, critici, filosofi, artisti, redattori editoriali - tocca quota 140. E i libri presenti nelle nuove classifiche (Narrativa, Poesia, Saggi. Altre scritture), in Rete da domani, saranno tutti in vendita su InternetSlowBookFarm, il bookshop on line che nasce adesso con lo scopo di rilanciare la piccola e media editoria di qualità. Ma non solo: i titoli segnalati verranno presto esposti nelle librerie Coop. E la rivista web Stephen Dedalus raccoglierà via via interviste agli autori 'migliori' (Antonella Anedda, Mario Benedetti, Marco Belpoliti e Nicola Lagioia, i primi) e articoli in cui i votanti motiveranno i loro criteri di valutazione. Insomma, l'esercito deli slow book si arma per fronteggiare i best seller e per segnalare ai lettori i 'cibi dell'anima' più interessanti.
'Trovo diseducativo che all'ingresso delle grandi catene vengano mostrati i dieci libri più venduti. E' un invito al conformismo, all'omologazione', spiega Andrea Cortellessa. 'Per questo, a un anno dalla nascita della nostra iniziativa, la collaborazione con le librerie, sia le Coop che InternetSlowBookFarm, rappresenta un grande risultato. Speriamo che presto altri punti vendita prendano l'iniziativa di segnalare i titoli non solo per la loro posizione in classifica, ma anche per la qualità che li caratterizza'. Qualità che - ha contestato qualcuno ai giurati, sia a mezzo web che sulla carta stampata - rappresenta tutt'altro che un criterio oggettivo: 'E' per questo che sulla nuova rivista on line i giurati motiveranno le loro scelte', continua Cortellessa. 'Siamo stati criticati anche perché la giuria è per lo più composta da autori che rischiano di votarsi da soli. Ma noi stiamo attenti ai 'conflitti di interesse'. E poi rivendico il fatto che gli scrittori possano finalmente giudicare i loro colleghi. Così come agli Oscar gli attori votano per gli attori. Infrangiamo finalmente un tabù che una volta non c'era: prima chi pubblicava libri dava anche pareri espliciti sugli altri, non c'era questa finta correttezza. Le nostre classifiche comunque servono soprattutto a indirizzare i lettori. Sono un antidoto alle top ten dei più venduti che raramente intercettano anche opere di qualità. Ormai i titoli che diventano bestseller vengono proposti come 'casi' ancor prima di uscire in libreria. Alcuni sembrano costruiti in laboratorio. Tutto questo con la buona letteratura c'entra poco'. I votanti di qualità, intanto, hanno appena stilato l'elenco delle migliori opere straniere tradotte nel 2009. Il podio è occupato ex aequo da Ingeborg Bachmann - Il libro di Franza (Adelphi) - e Arno Schmidt - Specchi neri (Lavieri). Per una volta hanno battuto Dan Brown e Stieg Larsson." (da Dario Pappalardo, Slow Book Farm per i libri di qualità, "La Repubblica", 16/02/'10)

Premio Letterario Dedalus

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