lunedì 29 giugno 2009

Il paradosso di Kindle


"Una delle notizie più sorprendenti uscite dall'intensa e interessante giornata di Editech, la manifestazione organizzata dall'Aie e dedicata all'editoria e all'innovazione tecnologica, l'ha fornita Madeline McIntosh, direttore di Amazon per l'Europa. E' questa: non solo il Kindle - il nuovo dispositivo portatile di Amazon che consente di leggere su uno schermo tascabile libri, giornali e blog - del quale è stata lanciata in questi mesi una nuova versione (e da pochissimo una con un formato di schermo leggermente più grande) inizia a farsi strada, ma produce un 'effetto' imprevisto. Stando alle dichiarazioni della McIntosh, 'i clienti che sono passati al Kindle, continuano a comprare lo stesso numero di libri che acquistavano prima, in formato cartaceo. Cioè, se uno comprava dieci libri, dopo essersi dotato del Kindle continua a comprare dieci libri in formato cartaceo e ne aggiunge sedici in versione digitale'. Ancora: 'per i titoli disponibili nei due formati, il 35% del totale sono vendite Kindle'. Fidiamoci. Anche perché sulle cifre reali, la compagnia di Jeff Bezos (84 milioni di account attivi, presente in sette nazioni: il Kindle, che costa 359 dollari, è disponibile solo per il mercato americano e non sembra, per ora, che sia prevista a breve l'apertura di una 'filiale' italiana del sito della società) è sempre molto parca. Per esempio, non verrà rivelato il numero di copie vendute del Kindle, cosa che lascia abbastanza perplessi gli analisti. Anzi: secondo Bezos 'non rivelare i numeri - ha detto a una assemblea dei soci - ci assicura un certo vantaggio competitivo sui concorrenti'. Secondo alcuni sarebbero 300 mila i Kindle venduti nel primo trimestre 2009 e dovrebbero superare il milione entro l'anno. Del resto, Amazon non ha fatto molta pubblicità al nuovo prodotto e dice che le vendite stanno arrivando per passaparola. Vedremo. In ogni caso, il mercato degli e-book (anche qui le cifre non sono proprio solidissime) rappresenterebbe il 2% del mercato americano (fatturato al netto degli sconti) del libro, secondo quanto detto a Editech da Michael Healy del Book Industry Study Group. Per Healy sui 40 miliardi circa del mercato americano l'e-book vale oggi 793 milioni di dollari, mentre l'audio-book raggiunge il miliardo di dollari (pesando per il 2,5%). E dunque valori tutto sommato piccoli, sebbene facciano pensare quelli relativi alla dinamicità di questo segmento. Al punto che il giro d'affari all'ingrosso dell'e-book, del solo mese di aprile 2009, si attesta negli Stati Uniti su un +228% (dato IDPF) rispetto allo stesso mese dello scorso anno e che nel 2008 la crescita è stata del 68,4%. In Italia l'e-book rappresenta un peso inferiore allo 0,03% sul mercato complessivo del libro. Il che non deve ingannare: la carta resisterà bene e ancora a lungo, ma c'è una generazione di lettori che verrà che sarà sempre più abituata a parole 'stampate' su schermi digitali. Perché trascurarla?" (da Stefano Salis, Il paradosso di Kindle, "Il Sole 24 Ore Domenica", 28/06/'09)

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