martedì 3 agosto 2010

Un giorno di David Nicholls


"La narrativa non sempre assomiglia alla vita; e per esempio, chi mai vorrebbe un amico sprovvisto di senso dell'umorismo? Nei romanzi invece tutti si prendono perlopiù sul serio e spesso anche l'autore. Inoltre, nonostante il tempo proceda in modo regolarissimo, romanzieri più che accreditati lo fanno scorrere avanti e indietro come una moviola. Un giorno di David Nicholls si presenta invece con una garbata dose di ironia, e srotola con sistematicità venti anni di vicende: è sempre il 15 luglio, cambia solo l'anno, che va dal 1988 al 2007. Sembra anche un romanzo rosa - e i romanzi di genere sono affidabili. È la storia di un amore sempre rinviato- un ragazzo e una ragazza sono a letto la sera della laurea: Dexter ricco e affascinato da se stesso, Emma intelligente e idealista, invano impegnata a imbruttirsi; e non succede nulla. Questo eterno rinvio, che procede per quasi tutte le cinquecento pagine del romanzo, è canonico: l'erotismo nel rosa di genere procrastina, tra equivoci, interruzioni e ostacoli, le pratiche del sesso. La funzione è evidentemente afrodisiaca; l'immaginario femminile sogna una tensione erotica indefinita, e non disgiunge desiderio e possesso. Nella vulgata poi, il tempo prima di cedere è un momento di potere femminile (nel Seicento, quando la trattatistica amorosa era avvertita, il conte Bussy-Rabutin cantava: "chi mi concederà gli ultimi favori / non avrà mai il mio cuore ..."). Con Un giorno, sono in campo perciò i sentimenti, i più belli, quelli ottocenteschi. La storia d'amore irretisce; con i loro affetti a tentoni, Emma e Dexter rischiano di smarrire, tra incontri e matrimoni falliti, viaggi, sballi, lo smalto alternato del lavoro - prima showman lui, poi romanziera per bambini lei - e mille incidenti semiseri l' occasione forte della vita, il loro legame. Questa dilazionata distrazione dà fuoco narrativo alla passione, e rende travolgente la lettura, come nei migliori romanzi che coinvolgono le aspirazioni profonde, e specie quelle non riconosciute - best-seller in Inghilterra e in Germania, Un giorno, uscito a maggio da Neri Pozza, in pura forza del passaparola è in Italia alla terza edizione e in vetta alle classifiche; intanto sono iniziate a Londra (il 15 luglio ovviamente) le riprese del film, diretto da Lone Sherfig, con Ann Hathaway nel ruolo di Emma. Nel romanzo, le abitudini, il linguaggio, le idee, gli abiti, i lavori, i luoghi esotici e i locali trascorrono insieme agli anni, dall'ideologia alla tv di massa, dai retrocucina dei ristorantini etnoe il rifiuto del telefono portatile alla campagna nell' Oxfordshire, nei monolocali squassati dalla metropolitana e le strade residenziali, mentre la cartolina in bianco e nero "a casa la Thatcher!" è già un vintage del 1982. Emozionante come eravamo, raffinato nel leggero slittare delle parole in uso (le commedie "arrabbiate", le "festicciole in smoking", i romanzi impegnati e le t-shirt politicizzate e le pupille dilatate dagli eccitanti e le imperanti sigarette giù fino alla birretta), e la naturalezza del decadere delle etiche e delle etichette, e dei modi per dannarsi. Ma perché proprio il 15 luglio? Il 15 luglio in Inghilterra è la festa di S. Swithin; e St Swithin's Day è la canzone con cui Billy Bragg con la sua voce strappata evoca dal 1985 sepolte nostalgie. Tutto inizia da lì, confessa David Nicholls. Ma raccontare quel solo giorno lungo vent'anni sembra dare ragione agli anniversari, a un tempo che non si ripete ma si ritrova, e cerca le sue radici - forse, le sue ragioni. Qui David Nicholls si nasconde dietro le splendide epigrafi che aprono le fasi della vita di Emma e Dexter, ventenni negli Eighties, e poi via via quarantenni nel nuovo Millennio. «Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto. Fermati, lettore», ingiunge Charles Dickens, «e rifletti sulla lunga catena di spine o fiori che non ti avrebbe mai legato se non si fosse formato quel primo anello in quel giorno memorabile». Nicholls dice di aver preso l'idea da Tess of the d'Ubervilles di Thomas Hardy, che «prende filosoficamente nota» delle giornate «scolpite da un episodio». Ma Un giorno suggerisce che esistono, certo, giorni che viviamo come memorabili: non è dato però sapere se cambiano davvero qualcosa, né se la catena delle cause e delle concause lasci un margine alla sceltao al senso («A che servono i giorni? / Ah, per sciogliere questo indovinello / Il prete e il dottore / Nei loro sottanoni / Corrono come pazzi», sorride lo scrittore Philip Larkin). David Nicholls assomiglia al suo personaggio, la Bbc alle spalle, e molto fascino. Emma assomiglia a Emma Woodhouse di Jane Austen, saggia ma simpatica. E c'è una Emma anche dietro a S. Swithin - una regina che a Winchester sotto il suo episcopato superò la prova del fuoco. Pur in odore di donna angelicata - le donne, in questo romanzo, cercano di salvare Dexter, sempre in procinto di perdersi - Emma sa che maneggiare i sentimenti è come camminare sulla brace." (da Daria Galateria, L'amore tormentato, formula magica per avere successo, 2La Repubblica", 31/07/'10)

The Love not Taken (da NewYorkTimes, Sunday Book Review)

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