venerdì 18 aprile 2008

Darwin online


"'Sono rimasto estremamente colpito da circa un mese di osservazione del carattere dei fossili Sudamericani, e delle specie animali dell'arcipelago delle Galapagos. Da questi fatti, e specialmente dal secondo, derivano tutte le mie idee'. Così scriveva, prendendo furiosamente appunti su un taccuino di pelle, Charles Robert Darwin, nel luglio del 1838, tre anni dopo essere tornato in Inghilterra dal viaggio intorno al mondo che avrebbe cambiato la sua vita, e anche la percezione universale dell'evoluzione umana. Quel foglietto di carta ingiallito dal tempo, su cui scorre la calligrafia quasi illeggibile di uno dei più grandi scienziati della storia, è ora a portata di mano di chiunque abbia un computer e una connessione a internet. La Cambridge University Library, che nel 1942, sessant'anni esatti dopo la morte di Darwin, ricevette dai suoi eredi l'archivio personale dell'autore di Le origini della specie, ha messo infatti da ieri sul web l'intera documentazione, vale a dire oltre 20 mila libri, manoscritti, lettere, taccuini e circa 90 mila immagini, schizzi, fotografie, disegni. 'Fino ad oggi questi materiali erano stati esaminati soltanto da accademici e studiosi nelle sale chiuse al pubblico della nostra biblioteca', spiega John van Wyhe, direttore di "Darwin Online", come si chiama l'iniziativa. 'D'ora in poi invece saranno a disposizione di tutti, gratis, su Internet. Darwin ha cambiato per sempre la nostra percezione della natura, e le sue carte dimostrano come immensamente dettagliate fossero le sue ricerche. Diffonderle in questo modo segna una rivoluzione nell'accesso a una delle più importanti collezioni nella storia della scienza". E rappresenta pure un'altra prova, se ce ne fosse ancora bisogno, del potenziale e del valore della rete che ci mette in comunicazione con tutto e con tutti.

Chiaramente suddivisa per argomenti e cronologia sul sito "Darwin Online", la collezione Darwin include le prime stesure manoscritte della teoria dell'evoluzione, appunti sul viaggio della Beagle, la nave su cui il naturalista, appena ventiduenne, viaggiò per cinque anni dall'Inghilterra all'America Latina fermandosi alle isole Galapagos, i suoi dubbi religiosi, la sua meraviglia davanti alle tartarughe giganti, agli iguana e ad altri animali fino a quel momento sconosciuti, ma anche tutto quanto Darwin raccolse nel corso della sua esistenza, libri, articoli di giornali, recensioni delle sue opere, il diario dei suoi anni giovanili con le prime osservazioni ornitologiche, il primo disegno del cosiddetto 'albero della vita', oltre alla sua numerosa corrispondenza privata. Altri materiali fanno luce sulla vita della sua famiglia, cioè di una tipica famiglia intellettuale e altolocata dell'epoca vittoriana, compreso il libro di ricette di sua moglie Emma e anche una guida, scritta da Darwin medesimo, su come si cucina il riso, quasi si trattasse di un complicato esperimento scientifico: 'To cook rice. Add salt to the water and when boiling stir in the rice' ('Per cucinare il riso. Aggiungere sale all'acqua e gettare il riso quando bolle'), comincia la dettagliata spiegazione. Leggendola, è come trovarsi in cucina con lui, e scoprire che per Darwin tutto era appassionante, misterioso, degno di essere studiato, analizzato, osservato: perfino una banalissima pentola d'acqua che bolle sul fuoco. Le carte coprono tutta la vita di Darwin, dai momenti salienti, come la pubblicazione del suo libro L'origine della specie nel 1858, che andò esaurita in un giorno e fece istantaneamente di lui uno scienziata di fama mondiale, alle polemiche sulla fede e con la religione, che lo accompagnarono fino alla morte, nel 1882, quando ricevette un funerale di stato nella cattedrale di Westminster, dove fu sepolto, accanto alla tomba dell'altro grande scienziato britannico, Newton.
C'è anche, nell'archivio dei suoi documenti online, un curioso memorandum sul matrimonio, che Darwin vergò, forse con intento vagamente umoristico, nel 1838, quando aveva 29 anni ed era ancora scapolo: 'Ragioni per non sposarsi. Libertà di andare dove si vuole, conversazione con uomini intelligenti al club, nessun obbligo di visitare i parenti della sposa, niente spese e preoccupazioni per i figli, niente bisticci familiari, niente perdite di tempo, niente ansie e responsabilità, puoi leggere la sera quanto vuoi, puoi spendere tutti i soldi che vuoi per i libri'. Il club per gentiluomini in cui preferiva fare conversazione, piuttosto che stare a casa con una consorte, era il celebre "Atheneum", nel centro di Londra, dove a tutt'oggi è conservata, identificata da una targhetta, la poltrona su cui sedeva Darwin. Ma gli argomenti in favore del matrimonio, alla fine, prevalsero sui piaceri della conversazione tra uomini e del celibato: 'Figli, compagnia costante, un'amica per la vecchiaia. Comunque sia, meglio di un cane'. Non proprio un gran complimento alle donne: ma l'anno seguente lo scienziato si sposò, e dalla moglie Emma, una sua lontana cugina, ebbe ben dieci figli (tre morirono in tenera età), che lo appassionarono, si può dire, non meno degli iguana, come testimoniano gli appunti ora finiti su internet. Dopo la nascita di William Erasmus, suo primogenito, il 27 dicembre 1839, per esempio lo studioso scriveva, evidentemente compiaciuto: 'Durante la prima settimana, sbadiglia, si stiracchia esattamente come farebbe un vecchio signore, ha il singhiozzo, starnutisce rumorosamente'. L'evoluzione della specie, in questo caso della specie personale e privata di Charles Robert Darwin, da quel momento era garantita. E lui lo annotava coscienziosamente sul suo taccuino." (da Enrico Franceschini, L'evoluzione è per tutti. Darwin a portata di click, "La Repubblica", 18/04/'08)

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