
"'Se continua così le nazioni di tutto il mondo produrranno presto generazioni di macchine utili, docili, tecnicamente perfezionate, piuttosto che cittadini completi che possono pensare da soli, criticare la tradizione e comprendere il significato delle sofferenze di un'altra persona'. E' la tesi di Martha Nussbaum nel suo Not for profit, pubblicato dalla Princeton University Press, (in Italia uscirà per Il Mulino) e di cui anticipiamo un brano. E' un messaggio appassionato in risposta alla crisi globale del sistema dell'istruzione. Per le difficoltà finanziarie i Paesi concentrano le loro risorse verso attività che possano contribuire allo sviluppo economico. Perdono quota le discipline umanistiche per far posto a quelle scientifiche e tecniche. Ma l'accrescimento del PIL costa in termini di democrazia. La Nussbaum, cattedra di Diritto ed etica a Chicago, sototlinea come le discipline umanistiche possano creare nei giovani il rispetto per gli altri.
'In che modo gli esseri umani diventano capaci di rispettare il prossimo e la democrazia? Che cosa, invece, li induce a cercare di prevalere? Per rispondere a queste domande dobbiamo portare più a fondo lo scontro di civiltà, e cercare di comprendere le forze che in ogni individuo si attivano pro e contro il rispetto dell'altro (...). [...]" (da Martha Nussbaum, La buona educazione. Se l'istruzione aumenta il PIL della civiltà, "La Repubblica", 10/12/'10)
Not for profit (GoogleBooks)
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