martedì 24 febbraio 2009

Lio Lionni, 'Immaginario esemplare'


"Cornelio è un coccodrillo tutto speciale. Riesce a camminare su due zampe e può vedere cose che gli altri coccodrilli non hanno mai visto. Poi sa stare a testa in giù. Gli altri coccodrilli lo denigrano. Embè? gli chiedono seccati. Ma, quando se ne va infuriato, Cornelio osserva, con la coda dell'occhio, che i coccodrilli si esercitano a far le cose che lui sa fare ... E che dire di Piccolo blu e piccolo giallo? Due puntini di colore, amici per la pelle. Tanto amici da abbracciarsi felici e ... diventare verdi! Sono due tra i tanti protagonisti delle favole inventate da Leo Lionni, uno di quei personaggi che hanno fatto la storia del libro per bambini e ragazzi. Molto opportunamente, quelli (sempre più bravi) del festival Minimondi di Parma, nona edizione in corso, gli hanno dedicato una bella mostra, intitolata Immaginario esemplare. Lionni (1910-1999), cittadino del mondo, è stato grafico, art director, pittore e i suoi lavori - riediti da Babalibri -, come sanno Rosellina Archinto o Roberto Denti, hanno cambiato il modo di percepire questa tipologia di libro. Minimondi è affidato a una libraia (Silvia Barbagallo della Fiaccadori), come dalle libraie di Tuttestorie a Cagliari ha preso vita l'omonimo festival (a ottobre) e La libreria dei ragazzi di Roberto Denti è tra gli organizzatori di Quantestorie, il festival milanese che terrà la quinta edizione a Palazzo Litta dal 2 al 9 marzo. Non sono casi. I librai sono una risorsa straordinaria nella diffusione della cultura e, poiché vedono da vicino il cliente finale, nella 'costruzione' stessa della domanda. Perciò vano sempre più difesi e, quando riescono a essere così brillanti e inventivi, incoraggiati. La Scuola Librai Mauri, dal prossimo 23 febbraio, attiva una serie di corsi monografici per perfezionarli, mentre a Orvieto sono appena stati scelti gli allievi del terzo corso. Se poi volete sapere di quale perfida intelligenza può essere dotato un libraio dedicate venti minuti al raccontino di Roald Dahl (un altro che di libri per bambini se ne intendeva ...), Il libraio che imbrogliò l'Inghilterra (The Bookseller). Qui si tratta di un antiquario, è vero, e il cinismo abbonda. Ma, ogni tanto, ci vuole anche quello." (da S. Sa., Che festival, ragazzi!, "Il Sole 24 Ore Domenica", 22/02/'09)

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