"Leggono più di mamma e papà. Resistono alle lusinghe totalizzanti di Facebook, YouTube, Nintendo e iPad e considerano il libro il miglior amico dell'uomo.
Sono il 58% dei bambini e ragazzi che, dai 6 ai 17 anni, si appassionano a romanzi, fantasy, gialli e favole. Basta che siano libri. Mentre i loro genitori non hanno mai tempo.
Gli adulti, di fronte alle pagine stampate, riscoprono l'ozio o al contrario il fascino di un'esistenza workaholic.
Solo il 46% si salva. Ben il 12% in meno di figli o nipoti. A dimostrare che gli intellettuali si nascondono tra i più piccoli, naturalmente escludendo i libri di scuola, è una ricerca dell'Associazione Italiana Editori.
E le sorprese aumentano entrando nel dettaglio. Tra i più accaniti lettori ci sono quelli che non sanno ancora leggere, cioè il 63% dei bambini tra i 2 e i 5 anni. I piccoli sfogliano, colorano e guardano volumi tutti i giorni mentre si disinteressano allegramente di internet. I fratelli più grandi, quelli dai 6 ai 10 anni, in più della metà dei casi leggono con gusto mentre nel 4,7% scoprono il piacere del web quotidiano. Sono ancora innamorati di Harry Potter o della Schiappa il 60% dei ragazzi, tra gli 11 e i 14 anni, e solo il 33% li tradiscono con una dose quotidiana di internet. Con gli adolescenti le cose cambiano: il 59,8% divorano libri e quasi la stessa percentuale preferisce internet. Insomma, purtroppo sono diventati grandi.
I maschi come le femmine? Neanche a parlarne. Le differenze di genere si cominciano a sentire da piccoli e le bambine, sin dai 5 anni, leggono molto di più dei bambini. Tra i poteri taumaturgici del libro c'è il miglioramento dell'autonomia e delle relazioni con i genitori: se l'82% legge da solo, l'85% lo fa con mamma e papà.
«I ragazzi sono sempre stati dei buoni lettori», spiega Giovanni Peresson, responsabile ufficio studi di AIE, «ma la vera novità è come il dato della lettura under 18 resista all'aumento delle sollecitazioni esterne e addirittura aumenti. Se qualche anno fa la forbice di separazione dagli adulti era di 8 punti ora sono addirittura 12. I bambini e gli adolescenti hanno un'intensa vita sociale fatta di nuoto, ginnastica, calcio, scuola di lingue, diciamo che avrebbero tutte le giustificazioni per leggere meno e invece si oppongono con forza». Non solo. «Negli ultimi anni i ragazzi hanno stravolto la loro vita grazie a internet tanto che già nel 2008 il 91% possedeva un telefono o un computer o usava quello dei genitori. Incredibilmente nel 2012 la media dei lettori è addirittura aumentata».
Un "mistero positivo" che Peresson spiega in molti modi: «Nella prima fascia di età la lettura crea un elemento di relazione tra bimbo e genitore, poi c'è stata la capacità degli editori di rinnovarsi inventando nuovi formati e generi, illustrazioni moderne, diverse fasce di prezzo. Tramontano così i grandi classici alla Giulio Verne e i nuovi eroi vivono nei cartoni animati come nei film».
Un'altra chiave di successo sta nelle librerie. Dice Antonio Monaco, responsabile del settore ragazzi dell'AIE: «Nascono librerie dedicate e anche nelle tradizionali ci sono spazi piacevoli dove coinvolgere i giovani». E nella capacità di diversificare: «La letteratura junior risponde a un'esigenza di differenziazione degli interessi con micro segmenti come il fantasy, la serialità e persino una certa visione negativa del futuro, inevitabile dato il momento che stiamo vivendo». Ad esultare per la passione dei più piccoli sono naturalmente gli editori. Titoli come Pimpa o La principessa dei ghiacci trainano le vendite anche in periodi difficili. «Negli ultimi tre anni il settore si è assestato su un valore di 200 milioni di euro con circa 200 editori attivi e più di 20 milioni di copie distribuite», spiega Monaco, «il 2013 è partito bene con il successo della Schiappa e le conferme di Peppa Pig e di Geronimo Stilton». Non aiutano le biblioteche scolastiche: con un solo nuovo libro per 10 studenti e una spesa di 68 centesimi per alunno destinati all'acquisto di volumi." (da Irene Maria Scalise, I bambini nell'era di Facebook leggono più di mamma e papà, "La Repubblica" 07/04/'13)
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