lunedì 25 marzo 2013

Silenzio, siamo in biblioteca



"'Patente, prego'. Lo sapevo che mi avrebbero fermata: mi si legge in faccia che sono in fuga. Sto cercando un  luogo dove trovare silenzio e raccoglimento. Ho provato in chiesa ma sembra un souk anche durante la Comunione, momento di massimo raccoglimento. E così mi sono recata in biblioteca. L'officer mi osserva mentre inserisce i miei dati anagrafici nel computer. Ma lo sfido a trovare qualcosa a mio carico: non ho mai guidato in stato di ebbrezza e non sono mai passata con il rosso (impossibile, a meno di essere la prima in corsia, dato che gli australiani iniziano a frenare non appena si accende l'arancione).
Il sorvegliante mi consegna calendario e mappa. Ora che ho varcato l'ingresso delal bibloteca, posso ''parcheggiarmi'' dove voglio purché sia libero. Nell'aula Baby ... direi proprio di no: c'è una lunga fila di passeggini che aspetta ancora fuori, con il suo carico scalciante e strepitante, per registrarsi al laboratorio gratuito di Sling Library, una specie di leggio che permette di portare in giro il neonato senza rinunciare ai piaceri della lettura.
'Provi più avanti, accanto alla veranda', suggerisce ua mamma ''imbracata'' con tre gemelli. 'Ma non si faccia troppe illusioni: oggi è venerdì e, come ogni fine settimana, anche la Toy Library è presa d'assalto'. Lì infatti si possono prendere in presito altalene, secchielli, puzzle, scivoli, go-kart, tricicli - tutit mrigorosamnete under 5 - a patto di abbinarli a un libro. E guai a imbrogliare: anche il volumeto deve essere dell'età giusta, per lettori sotto i cinque anni.
Il bambino non sa ancora leggere? I bibliotecari australiani sono molto comprensivi. Per genitori stremati ci sono i Pajama Party, almeno due volte a settimana, alle cinque in punto. Pensate la comodità: si porta il pargolo già in tenuta notturna, gli leggono la favola, gli somministrate il biberon o la pappina scaldati nel microonde accanto allo scaffale degli utlimi saggi sul linguaggio non verbale, sorseggiando una tazza di té gentilmente offerta dall'officer di turno. E vi addormentate, entrambi. Meglio lasciar perdere ...
Provo a cercare rifugio vicono all'asilo nido che dispone di un giardino di erba vellutata come pagine intonse e morbida più del mio letto. Il luogo perfetto per vagabondare e sdraiarsi con un libro in mano, in religioso silenzio. E' rinomato ormai anche tra gli homeless di Perth: ogni giorno la direttrice della biblioteca ne registra almeno una decina sistemati dentro e fuori, seduti, supini, in posizioen yoga, assorti e cogitabondi o innocentemente assopiti. Ma non ci pensa proprio a cacciarli: 'Tutti sono benvenuti in biblioteca, purché la usino per quel che è. Capita, in effetti, di doverne svegliare qualcuno all'ora di chiusura, ma - diciamo la verità - a chi non è mai successo di addormentarsi su un libro?'.
Ma oggi no, vagabondi non ne vedo, neanche appisolati all'ombra. Anzi, c'è un via vai dentro e fuori, sopra e sotto, come un cantiere alla vigilia dell'inaugurazione. Dentro stanno cambiando le lampadine, furoi trascinano sacchi di foglie, sopra martellano. 'La Worm Farm è quasi pronta', spiega il biblioetcario in galosce e grembiule da giardiniere, ovvero l'allevamento di lombrichi e affini a cui si accede dall'aula Verde, sede della collezione orticoltura.
Ho capito, inutile cercare quiete nelle iperattive biblioteche di quartiere. Andrò alla State Library, la Biblioteca nazionale, quel che si dice un'istituzione del Paese, custode di storia e tradizioni del Western Australia.
C'è folla però, davanti, di sicuro qualche gruppo di turisti in visita all'Art Museum lì accanto. 'Lavaggio o pizza?', mi chiede una ragazza sui roller vestita da Cappuccetto Rosso, solo che nel cestino non ha la torta per la nonna ma libri. Da oggi parte il progetto Laundry Reads: leggere mentre si fa il bucato, a casa tua o nelle lavanderie a pagamento, e alla State Library offrono dimostrazioni gratuite e il catalogo di libri, nonché dei detersivi, disponibili. Mi siedo e pesco dal cestino il primo libro che capita ...
 
P. S.: E la patente, vi starete chiedendo? Non me ne sono dimenticata. Ufficialmente è considerato l'unico documento veramente efficace per accertare l'identità e la residenza di u n lettore. Ma sono convinta che, se tamponi qualcuno davanti alla cassetta di restituzione libri o superi sulla sinistra un concorrente impegnato nella Reading Marathon, ti tolgono almeno quattro punti ..." (da Alessandra Pon, Silenzio, siamo in biblioteca, "Elle", aprile 2013)

No Soap in This Literary Wash

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