sabato 19 settembre 2009

Imparate la storia dai romanzi


"La voce del narratore evoca, rammenta, descrive, vola nel tempo. Osserva la Storia dall'interno dei eprsonaggi e quello sguardo può catturare chi legge dando una chiave diversa, più sfaccettata e vivida nel flusso di emozioni. Spiega l'israeliano Abraham B. Yehoshua, potente cantore dell'identità ebraica, autore di romanzi densi di storie e Storia come L'amante, Un divorzio tardivo, Il signor Mani, dove le generazioni di una stessa famiglia scorrono per due secoli nei monologhi frammentati di chi è stato causa o testimone della sorte famigliare; e ancora di Ritorno dall'India e di Fuoco amico, il libro più recente, specchio delle dolorose ambiguità della questione israeliano-palestinese: 'In un buon romanzo l'identificazione del lettore con le persone inventate dall'autore può sollecitare una comprensione dei fatti tanto più incisiva e pregnante di quella che arriva a comunicare un libro di Storia. Certi romanzi sull'Olocausto ne hanno trasmesso lo spirito e i sentimenti con più forza di montagne di saggi'. Yehoshua sarà al Festival Pordenonelegge come vincitore del premio FriulAdria 'La storia in un romanzo', che gli sarà consegnato a Pordenone il 19 settembre. Riconoscimento di uno scrittore che ha radicato sempre nelle profonde ragioni della Storia il suo estro mitico e il suo culto dell'umano. Abraham Yehoshua, nel dirci la Storia, un romanzo può davvero essere più efficace di un saggio? 'Pensi a Guerra e pace. Scritto quarant'anni dopo gli eventi narrati da Tolstoj, ha riversato nella memoria collettiva la guerra di Napoleone contro la Russia molto più di centinaia di ottimi manuali'. [...]" (da Leonetta Bentivoglio, Imparate la storia dai romanzi. Yeshoshua: "Guerra e pace è più utile di un saggio", "La Repubblica", 16/09/'09)

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