"Lo scrittore pavese Mino Milani si è conquistato il posto nella cinquina degli scrittori finalisti del premio Strega ragazzi e ragazze 2017. Il libro in gara, nella categoria dai sei anni in su, è Ulisse racconta (Einaudi Ragazzi) un romanzo che reinterpreta il poema omerico con un’ambientazione geografica e storica fedele all’originale, ma una mentalità prettamente contemporanea.
«L’Odissea – spiega – è un magnifico testo d’avventura, uno scritto meraviglioso, ma è composto da degli elementi che secondo me oggi non possono più essere accettati, o meglio, che risultano estranei al modo di approcciarsi alla vita sia dei ragazzi sia degli adulti: le divinità. Riproponendo la storia di Ulisse, dunque, ho tolto quella totale dipendenza dei personaggi al divino; l’ho resa semplicemente la storia di un uomo, dove gli dei ci sono ma non intervengono».
Tale novità, a parere dell’autore, sarebbe il motivo della scelta della giuria di proporre il lavoro per la finale. Pure la decisione di sorvolare sul ritorno ad Itaca, però, non è da banalizzare. Milani congeda la mattanza dei proci e delle ancelle infedeli solo con poche restie parole, qualche riga: per lui non è da eroe servirsi delle proprie intelligenza e capacità tecnica per inventare uno strumento che impicchi in un unico colpo delle donne, perciò fa una rievocazione lontana del riferimento omerico, utilizzando un tono da parte del protagonista che ha il sapore di pentimento.
«Non mi aspettavo di destare attenzione con questo romanzo – confessa – ma a dire il vero non me l’aspetto mai. Di solito scrivo solo perché la scrittura, come la lettura, è diventata per me una droga. Mi possono togliere tutto, ma non la possibilità di prendere in mano una penna e comporre: sarebbe come togliermi la vita».
Il premio Strega per ragazzi, che verrà consegnato ai vincitori da una giuria di 60 scuole dislocate in tutta Italia e all’estero a Bologna nell’ambito della Fiera del libro per ragazzi del prossimo aprile, è stato creato per avvicinare i più giovani alla lettura. Che atteggiamento c’è tra i ragazzi verso i libri? «Quelli che leggono sono di sicuro una minoranza – risponde Milani – La lettura sta tornando ad essere un interesse aristocratico, riservato non più ai ricchi come, ad esempio, nel Medioevo, ma ai colti. Si tratta di un’aristocrazia della mente, non del denaro. In realtà, non so se ciò sia positivo o negativo, so solo che l’amore per il leggere in alcuni esseri umani non svanirà mai e che gli altri devono capire che è qualcosa di decisivo: più leggi più sai e più capisci cos’è il mondo»." (da Gaia Curci, Mino Milani: «Più leggi, più sai e più capisci cos’è il mondo», La Provincia pavese, 30/10/2016)