sabato 29 settembre 2007

AUNG SAN SUU KYI, Nobel Pace 1991: "for her non-violent struggle for democracy and human rights"


"La lotta per la democrazia e i diritti dell'uomo in Birmania è una lotta per la vita e la dignità. È una lotta che comprende le nostre aspirazioni politiche, sociali ed economiche." Aung San Suu Kyi
Lettere dalla mia Birmania (Sperling & Kupfer, 2007): "La Birmania, oggi conosciuta con il nome di Myanmar, è soggetta a un regime spietato e autoritario. Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, è stata la protagonista assoluta, leader ideale del partito che ha tentato per lungo tempo di riportare la democrazia e i diritti civili nel paese. Questa donna tenace e coraggiosa ha subito, a causa delle sue idee, profonde umiliazioni come l'arresto, la detenzione, l'allontanamento dalla famiglia, senza mai arrendersi alla violenza e alla cieca arroganza del potere. Aung San Suu Kyi parla della sua terra con la passione, la malinconia e la lucidità che solo un politico di rango possiede, come dimostra questo libro con cui l'autrice consegna un ritratto della Birmania - evocando ora l'avvicendarsi delle stagioni, ora le feste della tradizione, ora gli usi e i costumi più significativi - e rende onore al coraggio e all'abnegazione di uomini semplici, artisti, intellettuali che, a prezzo di infiniti sacrifici, a volte della stessa vita, hanno sostenuto e sostengono la democrazia. Aung San Suu Kyi denuncia con fermezza le penose condizioni di miseria della popolazione, privata dei diritti più elementari come l'istruzione e l'assistenza sanitaria, e si pone davanti ai potenti della Terra come simbolo della speranza in una forza più grande del potere armato. Un'occasione preziosa per riflettere sugli intramontabili valori della libertà e della dignità umane."
Aung San Suu Kyi (da RaiEducational)


Il pavone e i generali. Birmania, storie da un Paese in gabbia di Cecilia Brighi (Baldini Castoldi Dalai, 2006): "Nella fantasia di molti occidentali, la Birmania è una terra di grande fascino, di storie preziose, di incanti velati ... In realtà, questo Paese è il primo esportatore di metanfetamine al mondo e il secondo per il traffico di oppio. Un Paese che da quasi mezzo secolo è oppresso da una sanguinosa dittatura militare, che schiaccia il popolo con il lavoro forzato, con violenze, stupri e deportazioni. Un regime dittatoriale che, da oltre dieci anni, tiene agli arresti domiciliari Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace e simbolo della resistenza democratica e non violenta. Questo libro racconta le vicissitudini e la fuga rocambolesca all’estero di alcuni dei protagonisti politici e sindacali dell’opposizione. Nato dal lungo lavoro di collaborazione dell’autrice con alcuni di loro, Il pavone e i generali presenta un intreccio di vicende attraverso le quali scorre anche la storia politica e sociale della Birmania, dal dopoguerra a oggi, la brutalità e la repressione di questa dittatura di fronte alla quale molti governi ancora oggi chiudono gli occhi. È la storia dei sentimenti e delle emozioni di uomini e donne che, per uno scherzo amaro del destino, sono stati costretti a trasformare la loro vita, ad abbandonare i loro amori, i figli, le famiglie, i loro progetti di lavoro, per diventare protagonisti della resistenza democratica e dell’opposizione al regime dei cosiddetti 'macellai di Rangoon'."
Il CorriereTv intervista Cecilia Brighi
BirmaniaDemocratica.org
"La Birmania al punto di non ritorno" (da Radio3Mondo, 31/08/2007)

Venerdì 5 ottobre: "LOMELLO: la 'chiesa del diavolo' e le altre chiese romaniche"


Venerdì 5 ottobre alle ore 21.15 presso la Sala Polivalente via Ss. Trinità 6 a Garlasco, la Biblioteca comunale organizza l'incontro "Lomello: la 'chiesa del diavolo' e le altre chiese romaniche" curato da Valeria Cechetto, studiosa di storia dell'arte medievale; la relazione sarà accompagnata da proiezione di immagini illustrative (a conclusione dell'incontro, presentazione delle attività della Pro loco di Lomello, curata da M. Gatti).

IL LIBRIVORO 2007


Si è concluso con la premiazione di vincitori e partecipanti il concorso di lettura estivo IL LIBRIVORO patrocinato dal Sistema Bibliotecario della Lomellina e rivolto ai ragazzi. I vincitori:
CARLOTTA FABBRIS, per la fascia small;
GIANNI MILANI, per la fascia medium;
LUCA BIGLIERI, per la fascia large.

venerdì 28 settembre 2007

Enrico BERTI: "Stato d'animo raro e prezioso, la meraviglia è l'espressione della vera libertà"


In principio era la meraviglia di Enrico Berti (Laterza, 2007): "Qualche volta può capitare di guardare il mondo in modo diverso, di meravigliarsi che le cose stiano in un certo modo. In questi momenti accade di guardare il mondo 'con occhi greci', ovvero con gli occhi dei Greci. La meraviglia è consapevolezza della propria ignoranza e desiderio di sottrarvisi, cioè di apprendere, di conoscere, di sapere. Ecco perché proprio la meraviglia, secondo Aristotele, è l'origine della filosofia, ovvero della ricerca disinteressata di sapere. Stato d'animo raro e prezioso, la meraviglia è la sola espressione della vera libertà".
I libri di Enrico Berti

Marcus DU SAUTOY: "Learn to love the equation"



Il disordine perfetto di M. Du Sautoy
(Rizzoli, 2007)
L'enigma dei numeri primi di M. Du Sautoy
(Rizzoli, 2004)




"Learn to love the equation" (da GuardianUnlimitedEducation)

mercoledì 26 settembre 2007

Heinrich HEINE: "Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani"



Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451)di Ray Bradbury: "[...] A migliaia, sulle autostrade, lungo le ferrovie abbandonate, vagabondi all'esterno, biblioteche dentro. Non è una cosa che sia stata progettata fin dal principio. Ognuno aveva un libro che voleva ricordare e che ha ricordato. Quindi, per un periodo di circa vent'anni, ci siamo incontrati, durante le nostre peregrinazioni, connettendo così la nostra amplissima ed elastica rete e gettando le basi di un piano. La cosa più importante che abbiamo dovuto piantarci duramente in testa fu che noi non contavamo, non eravamo importanti, non dovevamo considerarci e non dovevamo essere dei maestri: non dovevamo sentirci superiori a nessuno al mondo. Non siamo che sovracoperte di volumi, privi di ogni altra importanza che non sia quella di impedire alla polvere di seppellire i volumi. [...] E quando la guerra sarà finita, uno di questi giorni, o uno di questi anni, si potrano riscrivere i libri, e la gente sarà chiamata, le persone verranno a una a una a recitare quello che sanno e noi ristamperemo ogni cosa, fino a quando le tenebre di un nuovo Medioevo non ci costringeranno a ricominciare tutto da capo. Ma questa è la cosa meravigliosa dell'uomo: che non si scoraggia mai, l'uomo, o non si disgusta mai fino al punto di rinunciare a rifare tutto da capo, perché sa, l'uomo, quanto tutto ciò sia importante e quanto valga la pena di essere fatto. [...]".
Il film di Francois Truffaut (1966)
Libri al rogo. Storia della distruzione infinita delle biblioteche di Lucien X. Polastron (Edizioni Sylvestre Bonnard, 2006)
"Quando la storia brucia i libri" (ascolta da Fahrenheit)
Libri da ardere la pièce di Amélie Nothomb (da RadioAlt)
Libri da ardere (Robin, 2008)

W. SZYMBORSKA: "for poetry that with ironic precision allows the historical and biological context to come to light in fragments of human reality"








Wislawa Szymborska Nobel Letteratura 1996
Wislawa Szymborska (da RaiLibro)


L'agire sociale del poeta. Wislawa Szymborska nella vita dei lettori, in Polonia e in Italia di M. Gammaitoni (Franco Angeli, 2005)
I libri di W. Szymborska

Sogno (da Sale, Libri Scheiwiller, 2005)
Il mio caduto, il mio tornato polvere,
assunto l'aspetto che ha nella fotografia:
sul viso ombra di foglia, conchiglia nella mano,
si avvia verso il mio sogno.

Cammina per tenebre da mai spente,
per vuoti aperti verso di sé per sempre,
per sette volte sette e poi sette silenzi.

Appare all'interno delle mie palpebre,
in questo solo mondo a lui accessibile.
Gli batte il cuore trafitto.
Si alza il primo vento dai capelli.

Tra noi comincia a stendersi un prato.
Giungono in volo cieli con nuvole e uccelli.
Montagne esplodono in silenzio all'orizzonte
e un fiume scende giù in cerca del mare.

Si vede già lontano, così lontano
che giorno e notte sono simultanei,
e tutte le stagioni giungono in una volta.

La luna apre a ventaglio i suoi quattro quarti,
i fiocchi della neve danzano con le farfalle
e cadono i frutti da un albero in fiore.

Ci veniamo incontro. Non so se in lacrime,
non so se sorridendo. Un solo passo ancora
e ascolteremo insieme la tua conchiglia,
quale fruscio di mille orchestre c'è,
quale marcia nuziale c'è, la nostra.

lunedì 24 settembre 2007

OTTOBRE PIOVONO LIBRI 2007


I luoghi della lettura. Un mese per la promozione del libro e della lettura - ottobre 2007

D. O'SHEA: "In matematica, le rivoluzioni sono eventi silenziosi"


La congettura di Poincaré di Donal O'Shea (Rizzoli, 2007): "Il libro che avete fra le mani è incentrato su un singolo problema. Formulato più di un secolo fa da un brillante matematico francese, Henri Poincaré, esso ha da allora affascinato e tormentato i matematici. Di recente è stato risolto. La congettura di Poincaré riguarda oggetti che rivestono una centrale importanza per la comprensione di noi stessi e dell'universo in cui viviamo".
Ascolta l'incipit (da RadioAlt)
Intervista a Donal O'Shea (da AmericanScientist)

Irène Némirovsky: "May God help us all"


I libri di
Irène Némirovsky
Suite francese (Adelphi, 2005)
David Golder (Adelphi, 2006)
Jezabel (Adelphi, 2007)
La moglie di Don Giovanni (Adelphi, 2006)
Il ballo (Adelphi, 2005)
"May God help us all" (da GuardianUnlimitedBooks)
Truth lies and anti-semitism (da GuardianUnlimitedBooks)
As France Burned (da NYTimesBooks)

sabato 22 settembre 2007

Autumn Song di Dante Gabriel Rossetti

Autumn Song
by Dante Gabriel Rossetti

Know'st thou not at the fall of the leaf
How the heart feels a languid grief
Laid on it for a covering,
And how sleep seems a goodly thing
In Autumn at the fall of the leaf?

And how the swift beat of the brain
Falters because it is in vain,
In Autumn at the fall of the leaf
Knowest thou not? and how the chief
Of joys seems-not to suffer pain?

Know'st thou not at the fall of the leaf
How the soul feels like a dried sheaf
Bound up at length for harvesting,
And how death seems a comely thing
In Autumn at the fall of the leaf?

Poesie di D. G. Rossetti

venerdì 21 settembre 2007

Corrado AUGIAS: "I libri sono uno strumento naturalmente democratico, dunque la loro lettura è, al limite, anche un esercizio di cittadinanza"


Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi (Mondadori, 2007): "[...] La vita contemporanea, all'apparenza così piena di luce (in tutti i sensi), contiene in realtà vaste zone d'ombra, dove solo la letteratura e le arti sono in grado di penetrare; sicuramente non riusciranno a illuminarla per intero, tantomeno potranno cambiarne il connotato, ma possono aiutarci a percepirne l'estensione e la complessità, il che sarebbe già un risultato notevole. [...] La letteratura non ha messaggi né valori morali da proporre, e quando ne ha, si tratta in genere di cattiva letteratura. Il suo solo compito è di rappresentare la contraddittoria esperienza del tutto e del nulla della vita, del suo valore e della sua assurdità. La letteratura, i libri che la compongono si limitano insomma a fornire un quadro, sta al lettore trarne, se ne ha la voglia e la possibilità, qualche deduzione che lo riguardi. [...]"
I libri di Corrado Augias
Intervista a Augias (da RaiInternational)
Le storie. Diario italiano

ZAGREBELSKY: "La democrazia non promette niente a nessuno, ma richiede molto a tutti"



I libri di Gustavo Zagrebelsky
La virtù del dubbio. Intervista su etica e diritto (Laterza, 2007)






I contenuti minimi necessari dell'ethos democratico, il decalogo di Zagrebelsky da Imparare democrazia (Einaudi, 2007):
1 La fede in qualcosa: "[...] Impegniamoci, però, in ogni luogo della società, per scuotere l'apatia, promuovere ideali, programmi e, perché no, utopie collettive. Tutto ciò non è affatto un pericolo ma, al contrario, è la linfa, la condizione necessaria della vita democratica".
2 La cura delle personalità individuali: "[...] Dobbiamo vedere con preoccupazione il procedere delle nostre società verso l'omologazione, un fenomeno che riguarda molti livelli dell'esistenza, dai consumi opportunamente detti 'di massa', alla cultura anch'essa 'di massa', ai divertimenti 'di massa'. [...]".
3 Lo spirito del dialogo: "La democrazia è discussione, ragionare insieme. [...]".
4 Lo spirito dell'uguaglianza: "La democrazia è basata sull'uguaglianza; è insidiata mortalmente dal privilegio. [...]".
5 L'apertura verso chi porta identità diverse: "La democrazia esige che le identità particolari siano ininfluenti rispetto alla pari partecipazione alla vita sociale; esige in breve di essere potenzialmente multi-identitaria. [...]".
6 La diffidenza verso le decisioni irrimediabili: "[...] Non è privo di significato che le democrazie, al contrario delle autocrazie, siano prevalentemente orientate contro la pena di morte e contro la guerra, due decisioni dagli effetti irreversibili di cui non ci si potrà poi pentire se non, ipocritamente, solo a parole. [...]".
7 L'atteggiamento sperimentale: "La democrazia è orientata da principi, ma deve imparare quotidianamente anche dalle conseguenze delle proprie azioni. E' perfino scontata la citazione dell'etica weberiana della responsabilità, accanto all'etica della convinzione. La politica democratica come pratica sempre rivedibile comporta un'attenzione particolare alle conseguenze dell'agire. [...]".
8 Coscienza di maggioranza e coscienza di minoranza: "[...] La ragione d'essere e di operare delle minoranze è la sfida alla bontà della deliberazione presa, nell'aspettativa di prenderne un'altra diversa. Per questo, ogni deliberazione in cui una maggioranza sopravanza numericamente una minoranza non è una vittoria della prima e una sconfitta della seconda. E' invece una provvisoria prevalenza che assegna un duplice onere: alla maggioranza di dimostrare poi, nel tempo a venire, la validità della sua decisione; alla minoranza, di insistere per far valere ragioni migliori. Ond'è che nessuna votazione, in democrazia (salvo quelle riguardanti le regole costitutive o costituzionali della democrazia stessa) chiude definitivamente una partita. [...]".
9 L'atteggiamento altruistico: "La democrazia è la forma di vita comune di esseri umani solidali fra loro. Ciò è espressione dell'idea di virtù repubblicana di Montesquieu, di quell'amore per la cosa pubblica che presuppone disponibilità a mettere in comune qualcosa di sé, anzi il meglio di sé: tempo, capacità, risorse materiali. Tutto ciò costituisce un patrimonio di tutti, res publica per l'appunto, senza il quale non vi potrebbe essere né repubblica né quella forma di repubblica che è la democrazia; non vi potrebbe cioè essere gestione da parte di tutti di qualcosa che, non essendo di nessuno in particolare, può essere di tutti in generale. [...]".
10 La cura delle parole: "Essendo la democrazia una convivenza basata sul dialogo, il mezzo che permette il dialogo, cioè le parole, deve essere oggetto di una cura particolare, come non si riscontra in nessuna altra forma di governo. Cura duplice: in quanto numero e in quanto qualità. Il numero di parole conosciute e usate è direttamente proporzionale al grado di sviluppo della democrazia. Poche parole, poche idee, poche possiblità, poca democrazia [...] Con il numero, la qualità delle parole. Le parole non devono essere ingannatrici, affinché il dialogo sia onesto. Parole precise, specifiche, dirette; basso tenore emotivo, poche metafore; lasciar parlare le cose attraverso le parole, non far crescere parole con e su altre parole; no al profluvio che logora e confonde. [...]".

KERTESZ, Nobel Letteratura 2002: "for writing that upholds the fragile experience of the individual against the barbaric arbitrariness of history"














I libri di Imre Kertesz
Essere senza destino (Feltrinelli, 2004) (anteprima da GoogleBooks)
LaRepubblica intervista Kertesz: "Dopo Auschwitz, non è successo nulla che l´abbia contraddetto".


Il film di Làjos Koltai Fateless - Senza destino

giovedì 20 settembre 2007

Jorge Luis BORGES: "L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, o forse infinito, di gallerie esagonali ..."



















"[...] Da queste premesse incontrovertibili dedusse che la biblioteca è totale e che i suoi scaffali registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici (numero, anche se vastissimo, non infinito) cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue. Tutto: la storia minuziosa dell'avvenire, le autobiografie degli arcangeli, il catalogo fedele della Biblioteca, migliaia e migliaia di cataloghi falsi, la dimostrazione della falsità di questi cataloghi, la dimostrazione della falsità del catalogo autentico, l'evangelo gnostico di Basilide, il commento di questo evangelo, il commento del commento di questo evangelo, il resoconto veridico della tua morte, la traduzione di ogni libro in tutte le lingue, le interpolazioni di ogni libro in tutti i libri. Quando si proclamò che la biblioteca comprendeva tutti i libri, la prima impressione fu di straordinaria felicità. Tutti gli uomini si sentirono padroni di un tesoro intatto e segreto. [...]". (da "La Biblioteca di Babele", in Finzioni di J. L. Borges)

I libri di Borges
Libri su Borges
Borges Center
La voce di Borges (da Diario.it)

Sylvia PLATH: "Anche tra le fiamme alte può nascere il loto d'oro"


"Luglio 1950. Forse non sarò mai felice, ma stasera sono contenta. Mi basta la casa vuota, un caldo, vago senso di stanchezza fisica per aver lavorato tutto il giorno al sole a piantare fragole rampicanti, un bicchiere di latte freddo zuccherato, una ciotola di mirtilli affogati nella panna. Ora capisco come la gente possa vivere senza leggere, senza studiare. Quando uno è così stanco, alla fine della giornata ha bisogno di dormire e il mattino dopo, all'alba, lo aspettano altre fragole da piantare, e così si va avanti a vivere, vicino alla terra. In momenti come questi sarei una stupida a chiedere di più [...]".
I libri di Sylvia
I diari
Le biografie di Sylvia:
Vita di Sylvia Plath di Anne Stevenson (Mondadori, 2006)
Sylvia. Il racconto della vita di Sylvia Plath di Stefania Caracci (e/o, 2003)
Abitata da un grido. La poesia e l'arte di Sylvia Plath di Francesca Ghidini (Liguori, 2000)
L'inverno di Sylvia di Kate Moses (Rizzoli, 2003)
Sylvia e Ted di Erica Wagner (La Tartaruga, 2004)
Le poesie di Sylvia (da PoemHunter)
Una vita difficile (da RaiLibro)
Il film: Sylvia di Christine Jeffs (2004)

lunedì 17 settembre 2007

Fabrizio DE ANDRE': "Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto"


Volammo davvero: "Ebbi ben presto abbastanza chiaro che il mio lavoro doveva camminare su due binari: l'ansia per una giustizia sociale che ancora non esiste e l'illusione di poter partecipare, in qualche modo, a un cambiamneto del mondo. La seconda si è sbriciolata ben presto, la prima rimane.".
FondazioneFabrizioDeAndré
Centro Studi Fabrizio De André a Siena
Archivio Fabrizio De André
RaiLibro intervista De André
Libri su De André
De André su Wuz

"Oriana FALLACI - Intervista con la Storia" Milano, 15 settembre - 19 novembre 2007


A Palazzo Litta di Milano, la mostra "Oriana Fallaci - Intervista con la Storia", per ricordare la giornalista scomparsa il 15 settembre dello scorso anno a Firenze.
La mostra (da LaStampaWeb)
I libri della Fallaci
Conversazioni sulla Fallaci (da Fahrenheit)
Oriana Fallaci (da GuardianUnlimitedBooks)

sabato 15 settembre 2007

IO NON SONO QUI - I'M NOT THERE



In anteprima alla Mostra di Venezia, il film di Todd Haynes Io non sono qui (I'm not there), la vita di Bob Dylan raccontata attraverso le vicende di sei personaggi.
Recensione da Wuz


"Bob Dylan è un poeta?" (da RaiLibro)
Libri su Bob Dylan
Bob Dylan su Wuz

CLAUDIO MAGRIS: "Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere"
















I libri di Claudio Magris
L'infinito viaggiare: "[...] Ci sono luoghi che affascinano perché sembrano radicalmente diversi e altri che incantano perché, già la prima volta, risultano familiari, quasi un luogo natio. Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere, è l'emergere di qualcosa di magari ignorato sino a quel momento ma accolto come proprio. Per vedere un luogo occorre rivederlo. [...]" (ascolta da Fahrenheit).
La storia non è finita: "[...] Laicità significa tolleranza, dubbio rivolto pure alle proprie certezze, autoironia, demistificazione di tutti gli idoli, anche dei propri; capacità di credere fortemente in alcuni valori, sapendo che ne esistono altri, pur essi rispettabili. [...]" (ascolta da RadioAlt).
Lei dunque capirà: "[...] Lei dunque capirà, signor Presidente, perché, quando eravamo ormai prossimi alle porte, l'ho chiamato con voce forte e sicura, e lui - sapevo che non avrebbe resistito - si è voltato, mentre io mi sentivo risucchiare indietro, leggera, sempre più leggera, una figurina di carta nel vento, un'ombra che si allunga si ritira e si confonde con le altre ombre della sera, e lui mi guardava impietrito ma saldo e sicuro e io svanivo felice al suo sguardo, perché già lo vedevo ritornare straziato ma forte alla vita, ignaro del nulla, ancora capace di serenità, forse anche di felicità. [...]" (recensione da KultUnderground).
LibriAlice intervista Magris

giovedì 13 settembre 2007

Truman CAPOTE: "Nessuno saprà quanto A sangue freddo mi sia costato ... Prima ero una persona stabile, dopo mi è accaduto qualcosa"
















I libri di Truman Capote
La forma delle cose: ascolta l'incipit (da RadioAlt)
A sangue freddo (In cold blood): "Nessuno saprà quanto A sangue freddo mi sia costato. Mi ha scarnificato fino al midollo delle ossa. Prima ero una persona stabile ... dopo mi è accaduto qualcosa" (Truman Capote).
Il film: A sangue freddo di Richard Brooks (1967).
Alla biografia di Capote, Truman Capote di Gerard Clarke, sono ispirati i film:
Truman Capote: a sangue freddo di Bennett Miller (2005)
Infamous. Una pessima reputazione di Douglas McGrath (2006)

martedì 11 settembre 2007

MENEGHELLO TORNA A PAVIA: "A writer who inspired the flowering of Italian studies at British universities"




















"Meneghello torna a Pavia": presentazione ed esposizione di carte autografe a cura del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, interventi di Francesca Caputo, Renzo Cremante, Giulio Lepschy, Cesare Segre, Angelo Stella; presentazione del Meridiano su Meneghello curato da F. Caputo e G. Lepschy (8 settembre 2007, Università degli Studi di Pavia, Aula Scarpa).
I libri di Luigi Meneghello
"Luigi Meneghello: c'è del Malo in Shakespeare" (da LaStampa)
Fahrenheit intervista Meneghello
"A writer who inspired the flowering of Italian studies at British universities" (da GuardianUnilimitedBooks)
Luigi Meneghello 1922-2007 (Obituary by Lino Pertile)

11 SETTEMBRE: "Ovunque tu sia, la morte ti raggiungerà, anche nella torre fortificata"



September 11th
Ground zero










Libri sul tema
Le altissime torri. Come al-Qaeda giunse all'11 settembre di Lawrence Wright
DWebLaRepubblicaDelleDonne intervista Wright: " [...] Il titolo inglese del libro è The Looming Tower, viene da un passaggio del Corano. 'L'ho trovato in un documento processuale tedesco, dove c'era l'elenco del materiale rintracciato nel computer di uno dei componenti della cellula di Amburgo, quella di Mohammed Atta. Era un discorso di Bin Laden in cui per ben tre volte si ripeteva questo versetto del Corano: "Ovunque tu sia la morte ti raggiungerà, anche nella torre fortificata". Mi sono venuti i brividi: mi sembrava un chiaro segnale per i dirottatori, ma non solo, c'era una forza simbolica notevole, c'era il simbolo dell'America e dell'inevitabilità della morte. [...]'".
Essere morti insieme. L'evento dell'11 settembre 2001 di Mauro Carbone
Fahrenheit intervista Carbone

sabato 8 settembre 2007

DAVID GROSSMAN: "Un interprete è una persona che capisce e spiega agli altri una lingua che loro non capiscono"














David Grossman dedica una favola al figlio morto in guerra, La lingua speciale di Uri: "[...] Il potere salvifico della scrittura prevede che oggi, nella favola, Uri sia il bambino di un attimo prima: quello che parla, sì, ma ancora nessuno sa cosa dica. [...]" (da: C. De Gregorio, "Grossman, una favola per sperare", in "Almanacco dei libri", La Repubblica 08/09/2007).
L'addio di Grossman al figlio
I libri di David Grossman
Con gli occhi del nemico
Qualcuno con cui correre

venerdì 7 settembre 2007

PREMIO CAMPIELLO 2007: "Mi pare mille anni che sto qui"


Vincitore del Premio Campiello 2007: Mille anni che sto qui di Mariolina Venezia
Finalisti:
Mal di pietre di Milena Agus: "Non smetta di immaginare. Non è matta. Mai più creda a chi le dice questa cosa ingiusta e malvagia. Scriva"
Il labirinto delle passioni perdute di Romolo Bugaro
Il signor figlio di Alessandro Zaccuri
Donne informate sui fatti di Carlo Fruttero

mercoledì 5 settembre 2007

Z. BAUMAN: "Se vuoi la pace, cura la giustizia ... L'assenza di giustizia sta sbarrando la strada alla pace oggi come duemila anni fa"
















Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido (Laterza, 2007): "[...] Utopia indicava di solito una meta lontana, ambita e sognata, alla quale il progresso doveva, poteva e alla fine avrebbe portato coloro che erano alla ricerca di un mondo che rispondesse meglio ai bisogni umani. Nei sogni contemporanei, tuttavia, l'immagine del progresso sembra aver smesso di esprimere il concetto di miglioramento collettivo, passando a significare sopravvivenza individuale. [...]".
Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi (Erickson, 2007)
La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti (Bollati Boringhieri, 2007)

Zygmunt Bauman "Ho fatto un sogno ..."
Intervento di Bauman al Festival dell'Economia di Trento (giugno 2006)
"Passion and Pessimism" (da: GuardianUnlimitedBooks)

lunedì 3 settembre 2007

ALICE MUNRO: "La vita ordinaria è tutt'altro che ordinaria"















Pietro Citati: "Fra pochi anni, chiunque vorrà parlare di un bellissimo racconto, o di una sottile accortezza narrativa, o di una visione del mondo tanto ricca quanto inafferrabile, dirà: 'Mi ricorda un libro di Alice Munro. Lo leggerò subito'."
Nemico amico amante di Alice Munro (Einaudi, 2003): "[...] Gli faceva piacere - perché negarlo? - esser stato la causa di quel risveglio. Aver suscitato in lei una scintilla, un'increspatura sulla superficie della personalità. Aver percepito nella cadenza interlocutoria delle sue vocali l'ombra di una preghiera. [...] Era tutto possibile. Sul serio? Era davvero tutto possibile? Ad esempio, se avesse voluto, sarebbe riuscito a farle cambiare idea, l'avrebbe saputa convincere a riportare Aubrey da Fiona? E non solo per brevi visite, ma per il resto della vita. Fin dove poteva condurli quel tremore? A un'inversione di rotta, all'annientamento della salvaguardia di sé? Alla felicità di Fiona? Sarebbe stata una sfida. Una sfida e un gesto encomiabile. Oltre che un paradosso da non confidare a nessuno: e cioè che grazie a un comportamento scorretto avrebbe potuto fare del bene a Fiona. [...]". (da "The bear came over the mountain")

Al racconto "The bear came over the mountain" è ispirato il film Away from her di Sarah Polley (2006).
I libri di Alice Munro
Il percorso dell'amore (Einaudi, 2005)
LaStampa intervista Alice Munro

sabato 1 settembre 2007

PHILIP DICK: "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?"



"[...] L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrire. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso, ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare, e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. [...]" (da Le città invisibili di Italo Calvino)

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip Dick.

Presentata alla 64.esima Mostra del Cinema di Venezia la versione definitiva del film tratto dal romanzo di P. Dick: restaurato, rimasterizzato, senza voce fuori campo, con scene inedite torna venticinque anni dopo l'uscita in sala Blade Runner il film cult di Ridley Scott.
L'Espresso intervista Ridley Scott

K. ISHIGURO: "Bisogna essere felici. La sera è la parte più bella della giornata"
















Quel che resta del giorno (The remains of the day) di Kazuo Ishiguro: "[...] Dopotutto che cosa mai c'è da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato? [...] Che ragione c'è di preoccuparci troppo circa quello che avremmo o non avremmo potuto fare per controllare il corso che la nostra vita ha preso? [...]".

Il film: Quel che resta del giorno di James Ivory

I libri di Ishiguro
Non lasciarmi

WiredforBooks intervista Ishiguro